QUARESIMA 2022

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Quaresima 2022 CHE NE SARA’ DI NOI

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È questa la inevitabile domanda che s’affaccia nel cuore di tutti: cosa sarà della nostra vita, dei nostri amori, delle passioni che abbiamo coltivato, quale sarà il futuro dei nostri figli e di questo mondo che le generazioni precedenti ci hanno consegnato; e dei nostri progetti più belli e delle attese più grandi? Cosa sarà di ciò per cui ci siamo spesi fino all’ultimo respiro? Cosa rimarrà di noi dopo di noi?

Ci lasciamo prendere per mano dalla sapienza liturgica della Chiesa che ci accompagna a celebrare la quaresima per aiutarci a vivere l’essenziale e riconoscere che l’evento della Risurrezione di Gesù misteriosamente, ed in modo straordinariamente efficace, ci apre ad orizzonti inattesi e mostra prospettive non determinate dalle nostre forze.

La Pasqua che è il naturale esito della Quaresima ci fa considerare quanto il nostro cammino sia gravido di senso, ricco di speranza e illuminato dalla certezza di un destino di eternità. Camminiamo insieme, pur con inevitabili fatiche, nel presente illuminato dal desiderio di amare, verso un futuro che riconosce nell’abbraccio di Dio la sia pienezza.

Dunque …. Buon Cammino!

ESERCIZI SPIRITUALI PARROCCHIALI “Discepoli del Risorto”

Predicati da suor Alessandra Bonifai (Suore del Preziosissimo Sangue di Gesù)

da Lunedì 14 a Venerdì 18 Marzo 2022 alle ore 21,00 in chiesa parrocchiale.

OGNI VENERDÌ

Ore 7,00            “Il cammino della Croce in famiglia” Via Crucis in Chiesa

Ore 7,15            Incontro di preghiera per i ragazzi della scuola sec. di 1° grado in Oratorio

Ore 8,30            “Il cammino della Croce in famiglia” Via Crucis in Chiesa

Ore 17,00         Incontro di preghiera per tutti i bimbi della scuola primaria in Chiesa

Ore 18,30         “Il cammino della Croce in famiglia” Via Crucis in Chiesa

Ore 21,00        Catechesi su “I NOVISSIMI” in Chiesa Parrocchiale

OGNI DOMENICA

Ore 8,40            Lodi mattutine

Ore 10,30         “Accogliamo il nostro Re” Messa in Oratorio con catechesi per la 2° elementare

Ore 15,30          Celebrazione dei Vespri, adorazione della S. Croce e predicazione quaresimale sulla Lettera Apostolica “PATRIS CORDE”

CATECHESI DI QUARESIMA

Venerdì 11 Marzo ore 21,00   LA MORTE

Venerdì 25 Marzo ore 21,00   IL GIUDIZIO

Venerdì 1 Aprile ore 21,00    L’INFERNO

Venerdì 8 Aprile ore 21,00    IL PARADISO

APPUNTAMENTI

Sabato 19 Marzo ore 15,00 VEGLIA DECANALE PER LA VITA  in Ospedale a Vimercate, con l’Arcivescovo Mario Delpini

Martedì 5 Aprile ore 21,00 VIA CRUCIS della zona Pastorale 5° a Monza con l’Arcivescovo Mario Delpini

Giovedì 31 Marzo ore 21,00 dal ciclo: IL SACRO A TEATRO: “La Passione secondo i nemici” CineTeatro san Luigi

PER VIVERE MEGLIO LA QUARESIMA

IMPOSIZIONE DELLE CENERI

Al termine di tutte le S. Messe di domenica 06 Marzo si svolgerà il rito dell’imposizione delle ceneri. Questo gesto ha un duplice significato: le ceneri rappresentano il segno della debole e fragile condizione dell’uomo e anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire e decide di compiere un cammino verso Dio.

DIGIUNO QUARESIMALE

I venerdì di Quaresima sono di astinenza dalle carni e da cibi ricercati, ed il venerdì che segue la I Domenica di Quaresima (11 Marzo) è anche di digiuno. In particolare il Papa ha chiesto che questo sia un giorno di digiuno e preghiera per la pace. Al digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60° anno, all’astinenza coloro che hanno compiuto 14 anni. Dall’osservanza dell’obbligo del digiuno e dell’astinenza può scusare una ragione giusta, come ad esempio la salute.

CAMMINO DI CARITÀ E CONDIVISIONE

In occasione della Quaresima la nostra comunità si impegna a sostenere padre Enea Mauri, missionario Comboniano che da tanti anni è in Ecuador, in occasione del suo 50° anniversario di ordinazione sacerdotale.

UN DONO PER EL CARMEN

Agli adulti sarà chiesto di lasciare il frutto delle proprie rinunce nell’occasione della processione del Santo Crocifisso, ai ragazzi verrà consegnata una fascetta per creare il loro salvadanaio che potranno consegnare nell’occasione della Messa delle Palme e del Giovedì Santo.

LA PREGHIERA IN FAMIGLIA

È disponibile in sacrestia il libretto “In Viaggio verso Emmaus” utile per la preghiera quotidiana in famiglia durante tutta la Quaresima meditando sulla sequela e il cammino verso la santità.

tramonto


	

Settimana Eucaristica

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UNITA LIBERA E LIETA per una Chiesa generata dall’Eucaristia
dal 31 Gennaio al 06 Febbraio 2022

Con la Settimana Eucaristica vogliamo raccogliere l’invito della tradizione della Chiesa a sederci ai piedi del Maestro per invocare da Lui quella Sapienza che riempie di Verità il nostro presente e ci libera dalla tentazione di attingere le ragioni del nostro vivere solo dal buonsenso o dall’umano sapere. A Gesù Eucaristia affideremo il nostro cammino di Chiesa e la sua presenza ci darà orecchie buone per ascoltare le domande che salgono dal cuore di una società ancora stanca e stordita dalle difficoltà che ha attraversato e dalla conseguente rincorsa della ripresa. In Lui cercheremo consolazione e fiducia per tutte quelle paure che s’affacciano nel cuore.

I vostri sacerdoti e le suore

LUNEDÌ 31 GENNAIO 2022

Ore 17.00       Adorazione Eucaristica coi bimbi di Terza
Ore 18.00       Celebrazione del Vespero
Ore 21.00       Solenne celebrazione di introduzione alla settimana Eucaristica insieme alle Catechiste

MARTEDÌ 01 FEBBRAIO 2022

Adorazione Eucaristica in Chiesa Parrocchiale dalle ore 9,00 (al termine della messa) alle ore 18,30 (fino all’inizio della messa vespertina)

Ore 17.00       Adorazione Eucaristica coi bimbi di Quarta
Ore 18.00       Celebrazione del Vespero

MERCOLEDÌ 02 FEBBRAIO 2022

Ore 08,30       Benedizione delle Candele e Processione
Ore 17.00       Adorazione Eucaristica coi bimbi di Quinta
Ore 18.00       Celebrazione del Vespero
Ore 21.00       Adorazione Eucaristica comunitaria
Siano una cosa sola, la Chiesa unita

GIOVEDÌ 03 FEBBRAIO 2022

Ore 17.00       Adorazione Eucaristica coi ragazzi delle medie
Ore 18.00       Celebrazione del Vespero
Ore 21.00       Adorazione Eucaristica comunitaria in particolare per ado e giovani
Nel mondo ma non del mondo, la Chiesa libera

VENERDÌ 04 FEBBRAIO 2022
dalle 7.30 alle 8.30   Esposizione dell’Eucaristia
dalle 9.00 alle 18.30 Esposizione dell’Eucaristia

Ore 17.00       Adorazione Eucaristica per gli anziani
Ore 18.00       Celebrazione del Vespero
Ore 21.00       Adorazione Eucaristica comunitaria
La vostra gioia sia piena, la Chiesa lieta

SABATO 05 FEBBRAIO 2022
dalle 7.30 alle 8.30   Esposizione dell’Eucaristia
dalle 9.00 alle 16.30 Esposizione dell’Eucaristia

Ore 15.00       Adorazione Eucaristica coi bimbi del catechismo
Ore 18.30       Solenne celebrazione della Messa Vigiliare

DOMENICA 06 FEBBRAIO 2022

Ore 10.30       Celebrazione Eucaristica solenne
Ore 15.30       Solenne celebrazione del Vespero con la benedizione Eucaristica conclusiva

CONFESSIONI

Lunedì 31 Gennaio 2022 dalle 7.00 alle 9.00

Martedì 01 Febbraio 2022  dalle 7.00 alle 9.00

Mercoledì 02 Febbraio 2022  dalle 7.00 alle 9.00

Giovedì 03 Febbraio 2022  dalle 7.00 alle 9.00

Venerdì 04 Febbraio 2022  dalle 7.00 alle 11.00 e dalle 15.00 alle 19.00

Sabato 05 Febbraio 2022  dalle 7.00 alle 11.00 e dalle 14.30 alle 16.30

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Giornata per la vita

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Domenica 06 Febbraio 2022

Leggi il messaggio dei Vescovi per la 44° Giornata per la Vita “Custodire ogni vita”. La nostra comunità in questa occasione sosterrà l’opera del Centro di Aiuto alla Vita di Vimercate raccogliendo le proprie adesioni come sostenitori delle attività del Centro. CLICCA QUI PER CONOSCERE IL CAV VIMERCATE

Ecco il messaggio dei Vescovi Italiani:

«Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perchè lo coltivasse e lo custodisse» (Gen 2,15). È questo il versetto biblico da cui trae spunto il Messaggio della Conferenza Episcopale Italiana per la 44^ Giornata Nazionale per la Vita, che si celebrerà il prossimo 6 febbraio 2022. “Custodire ogni vita”, questo il titolo del documento che, inevitabilmente, “nasce” nel solco del delicato periodo che stiamo attraversando, stravolto dal Covid-19. «Al di là di ogni illusione di onnipotenza e autosufficienza – si legge infatti nell’incipit -, la pandemia ha messo in luce numerose fragilità a livello personale, comunitario e sociale. Non si è trattato quasi mai di fenomeni nuovi; ne emerge però con rinnovata consapevolezza l’evidenza che la vita ha bisogno di essere custodita. Abbiamo capito che nessuno può bastare a sé stesso: “La lezione della recente pandemia, se vogliamo essere onesti, è la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca, dove il male di uno va a danno di tutti. Ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme” (Papa Francesco, Omelia, 20 ottobre 2020). Ciascuno ha bisogno che qualcun altro si prenda cura di lui, che custodisca la sua vita dal male, dal bisogno, dalla solitudine, dalla disperazione. Questo è vero per tutti, ma riguarda in maniera particolare le categorie più deboli, che nella pandemia hanno sofferto di più e che porteranno più a lungo di altre il peso delle conseguenze che tale fenomeno sta comportando». Il pensiero del Consiglio Permamente va anzitutto «alle nuove generazioni e agli anziani». Le prime, «pur risultando tra quelle meno colpite dal virus, hanno subito importanti contraccolpi psicologici, con l’aumento esponenziale di diversi disturbi della crescita; molti adolescenti e giovani, inoltre, non riescono tuttora a guardare con fiducia al proprio futuro. Anche le giovani famiglie hanno avuto ripercussioni negative dalla crisi pandemica, come dimostra l’ulteriore picco della denatalità raggiunto nel 2020-2021, segno evidente di crescente incertezza». Quindi, un riferimento alle persone in avanzato stato di età, vittime in gran numero del coronavirus. Molte di esse «si trovano ancora oggi in una condizione di solitudine e paura, faticando a ritrovare motivazioni ed energie per uscire di casa e ristabilire relazioni aperte con gli altri. Quelle poi che vivono una situazione di infermità subiscono un isolamento anche maggiore, nel quale diventa più difficile affrontare con serenità la vecchiaia. Nelle strutture residenziali le precauzioni adottate per preservare gli ospiti dal contagio hanno comportato notevoli limitazioni alle relazioni, che solo ora si vanno progressivamente ripristinando».

Uno “sguardo” alle «fragilità sociali» in tempo di pandemia

Nel Messaggio, inoltre, non manca un’attenzione particolare anche alle cosiddette «fragilità sociali» che «sono state acuite, con l’aumento delle famiglie – specialmente giovani e numerose – in situazione di povertà assoluta, della disoccupazione e del precariato, della conflittualità domestica. Il Rapporto 2021 di Caritas italiana ha rilevato quasi mezzo milione di nuovi poveri, tra cui emergono donne e giovani, e la presenza di inedite forme di disagio, non tutte legate a fattori economici». Se poi il nostro sguardo si allarga, proseguono i Vescovi, «non possiamo fare a meno di notare che, come sempre accade, le conseguenze della pandemia sono ancora più gravi nei popoli poveri, ancora assai lontani dal livello di profilassi raggiunto nei Paesi ricchi grazie alla vaccinazione di massa». Una situazione che ovviamente non ha lasciato indifferente Papa Francesco, che a tal proposito ha suggerito San Giuseppe come «modello di coloro che si impegnano nel custodire la vita»: difatti, «nelle diverse circostanze della sua vicenda familiare, egli costantemente e in molti modi si prende cura delle persone che ha intorno, in obbedienza al volere di Dio. Pur rimanendo nell’ombra, svolge un’azione decisiva nella storia della salvezza, tanto da essere invocato come custode e patrono della Chiesa». Quindi, un nuovo rimando alla crisi pandemica, a paritre dai primi giorni di emergenza sanitaria in cui «moltissime persone si sono impegnate a custodire ogni vita, sia nell’esercizio della professione, sia nelle diverse espressioni del volontariato, sia nelle forme semplici del vicinato solidale. Alcuni hanno pagato un prezzo molto alto per la loro generosa dedizione. A tutti va la nostra gratitudine e il nostro incoraggiamento: sono loro la parte migliore della Chiesa e del Paese; a loro è legata la speranza di una ripartenza che ci renda davvero migliori». Purtroppo però, precisa il Consiglio Permanente della CEI, «non sono mancate manifestazioni di egoismo, indifferenza e irresponsabilità, caratterizzate spesso da una malintesa affermazione di libertà e da una distorta concezione dei diritti. Molto spesso si è trattato di persone comprensibilmente impaurite e confuse, anch’esse in fondo vittime della pandemia; in altri casi, però, tali comportamenti e discorsi hanno espresso una visione della persona umana e dei rapporti sociali assai lontana dal Vangelo e dallo spirito della Costituzione. Anche la riaffermazione del “diritto all’aborto” e la prospettiva di un referendum per depenalizzare l’omicidio del consenziente vanno nella medesima direzione». 

Nella «custodia» il cuore del nostro agire

«La risposta che ogni vita fragile silenziosamente sollecita è quella della custodia. Come comunità cristiana facciamo continuamente l’esperienza che quando una persona è accolta, accompagnata, sostenuta, incoraggiata, ogni problema può essere superato o comunque fronteggiato con coraggio e speranza». Approfondendo ulteriormente il testo del Messaggio, si evince come il valore della vita sia nobilitato in ogni suo aspetto e trova nelle parole del Santo Padre – pronunciate in un’omelia del 19 marzo 2013 – una ulteriore  “bussola” interpretativa: «Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato! La vocazione del custodire non riguarda solamente noi cristiani, ha una dimensione che precede e che è semplicemente umana, riguarda tutti. È il custodire l’intero creato, la bellezza del creato, come ci viene detto nel Libro della Genesi e come ci ha mostrato san Francesco d’Assisi: è l’avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo. È il custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. È l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, come genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori. È il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene». Chiarissimo, pertanto, l’impegno chiesto alle «persone, famiglie, comunità e istituzioni», affinchè «non si sottraggano a questo compito, imboccando ipocrite scorciatoie, ma si impegnino sempre più seriamente a custodire ogni vita. Potremo così affermare che la lezione della pandemia non sarà andata sprecata».

                                                                 IL CONSIGLIO PERMANENTE DELLA C.E.I