LA GIOIA DELL’AMORE

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DECANATO DI VIMERCATE 

LA GIOIA  DELL’AMORE

Il coordinamento dei Centri culturali del Vimercatese propone un ciclo di incontri di approfondimento sull’Amoris Laetitia di Papa Francesco. Si tratta di occasioni di riflessione attraverso una molteplicità di strumenti culturali (Presentazione di libri, Conferenze, Film e Teatro)  che si propongono di arricchire il pensiero su alcuni temi affrontati dal Pontefice nell’esortazione apostolica post-sinodale. Si tratta dell’inizio di un percorso che vorrebbe creare una rete tra le tante iniziative culturali del territorio e delle nostre comunità cristiane.

Per il Volantino CLICCA QUI

CONFERENZA

“L’educazione morale implica chiedere a un bambino o a un giovane solo quelle cose che non rappresentino per lui un sacrificio sproporzionato, esigere solo quella dose di sforzo che non provochi risentimento o azioni puramente forzate. Il percorso ordinario è proporre piccoli passi che possano essere compresi, accettati e apprezzati, e comportino una rinuncia proporzionata….” (Amoris Laetitia n. 271)

Domenica 22 Gennaio ore 15,30

Genitori e ragazzi preadolescenti:  …. Cosa fare?

Incontro con ALBERTO PELLAI (Pedagogista e Scrittore)

al Teatro “Pio XII”  di RONCO BRIANTINO Via parrocchia, 39   (Ingresso Libero)

 

 

TEATRO

“Un’altra sfida emerge da varie forme di un’ideologia, genericamente chiamata Gender, che nega la differenza e la reciprocità naturale di uomo e donna. Essa prospetta una società senza differenze di sesso, e svuota la base antropologica della famiglia. … Il creato ci precede e deve essere ricevuto come un dono.” (Amoris Laetitia n. 56)

Giovedì 26 Gennaio ore 21

CAVEMAN   l’uomo delle caverne

Di Robert Becker con Maurizio Colombi, regia di Teo Teocoli

Presso Cineteatro San Luigi CONCOREZZO (con biglietto d’ingresso)

Uno spettacolo esilarante sul rapporto di coppia. Nella preistoria l’uomo era cacciatore, la donna raccoglitrice. Le donne collaboravano tra loro mentre gli uomini trattavano. Da tali origini hanno sviluppato facoltà e qualità diverse: ecco spiegati gli eterni dissidi e le continue incomprensioni tra i due sessi. Una lettura delle nostre origini che in chiave umoristica, ci rassicura e chiarisce il perché l’universo maschile e quello femminile sono così lontani e allo stesso tempo così indispensabili l’uno all’altra.  

 

PRESENTAZIONE DI UN LIBRO

“L’educazione comporta il compito di promuovere libertà responsabili, che nei punti di incrocio sappiano scegliere con buon senso e intelligenza; persone che comprendano senza riserve che la loro vita e quella della loro comunità né nelle loro mani e che questa libertà è un dono immenso” (Amoris Laetitia n. 262)

Lunedì 30 Gennaio ore 21

NON ESISTONO RAGAZZI CATTIVI

di Claudio Burgio Cappellano del carcere minorile “Beccaria” di Milano

Presso Circolo S. Antonio via Verdi, 17 – CONCOREZZO (Ingresso Libero)

Le storie dei ragazzi che l’autore incontra al Beccaria, il famoso carcere minorile di Milano, s’intrecciano con la sua storia di uomo e prete, dentro un itinerario pedagogico fatto di sfide e di rischi, ma altrettanto aperto a sorprendenti possibilità di cambiamento. Questi ragazzi che per la mentalità comune sono solo dei delinquenti, per lui sono ragazzi e basta, da amare, accogliere e sostenere. E’ un racconto della straordinaria avventura dell’educare, dell’impegno e della responsabilità di consegnare alle nuove generazioni il faticoso ed appassionante mestiere di vivere.

 

FILM

“Se un bambino viene al mondo in circostanze non desiderate, i genitori o gli altri membri della famiglia, devono fare tutto il possibile per accettarlo come dono di Dio per assumere la responsabilità di accoglierlo con apertura e affetto” (Amoris Laetitia n. 166)

Giovedì 9 Febbraio ore 21

PIUMA

Regia di Roan Johnson

Presso CineTeatro Nuovo via S. Gregorio, 25 – ARCORE (Ingresso 5€)

Il regista italiano si è fatto notare per la sua capacità di rappresentare a tratti anche poeticamente l’importante tema di una maternità inaspettata. La coppia protagonista del film pur immatura e incerta per il futuro, paradossalmente dimostra che la vita permette a tutti di cimentarsi col proprio cuore e i propri desideri e se la si asseconda, quello che per gli altri è una sventura può diventare una benedizione.

 

LECTURA DANTIS

“L’educazione dell’emotività e dell’istinto è necessaria, e a tal fine a volte è indispensabile porsi qualche limite. L’eccesso, la mancanza di controllo, finiscono per debilitare e far ammalare lo stesso piacere. In realtà si può compiere un bel cammino con le passioni, il che significa orientarle sempre più in un progetto di auto donazione e  di piena realizzazione di sé che arricchisce le relazioni interpersonali” (Amoris Laetitia n. 148)

Venerdì 10 Febbraio ore 21

Paolo e Francesca … coloro che la ragion sommettono al talento

commento e riflessioni di Franco Nembrini

Presso Cineteatro San Luigi CONCOREZZO (Ingresso Libero)

Ci troviamo nel canto V dell’Inferno in cui viene messa a tema una questione che si sente pertinente alla vita di ciascuno ossia quella dell’amore, del voler bene. Amore che non va concepito come un semplice sentimento, bensì come “la legge dell’essere”, come “partecipazione all’essere”. Dante si imbatte nelle due figure di Paolo e Francesca, amanti in vita, rimanendo colpito e turbato dal racconto della loro storia e dalla ragione della dannazione di entrambi. Ma è possibile che due persone che si amano così tanto e sono spinte da un desiderio così forte, che solo da Dio viene donato, siano condannate a una così triste sorte? Qual è la ragione?

PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA

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Il verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi

                                               Gv 1,14

Fare un pellegrinaggio in Terra Santa significa mettersi in cammino e fare del viaggio fisico un “cammino dell’anima”. Camminare su questa terra con il cuore l’anima e la mente in ascolto per fare un incontro.

“Quello della Terrasanta è un pellegrinaggio unico che non può essere paragonato a nessun altra forma di pellegrinaggio. Venire in Terra Santa significa venire ad incontrare Cristo: è un quinto Vangelo la Terra Santa… dove le pietre parlano di Gesù, parlano della sua storia, parlano della rivelazione di Dio all’uomo. Questo è il significato di sempre che oggi assume un valore ancora più importante.” (S.E. Mons. Pierbattista Pizzaballa)

 

LA COMUNITA’ CRISTIANA DI CONCOREZZO

IN PELLEGRINAGGIO

dal 28 Agosto al 4 Settembre 2017

 

Il pellegrinaggio come abbiamo annunciato qui sopra vuole essere, anzitutto, un avvenimento spirituale che ciascuno vivrà facendo conto delle proprie forze. L’importante è prepararlo e per questo lascio qui sotto qualche consiglio.

INVITO A PREPARARE IL VIAGGIO

  • CON LA PREGHIERA IN FAMIGLIA: PREGANDO OGNI GIORNO CON UN SALMO DELLE ASCENSIONI (dal 120 al 133)

Si tratta di quindici salmi appartenenti al Quinto libro del salterio: quelli che nella numerazione ebraica vanno dal 120 al 134, o in quella latina dal 119 al 133. (I salmi hanno due numerazioni che corrispondono alle due edizioni del salterio: l’edizione in lingua ebraica e l’edizione in lingua greca o latina. L’edizione latina è quella che utilizziamo per la liturgia, quindi nel breviario abbiamo la numerazione latina. Nella Bibbia invece troviamo la numerazione ebraica). Questi salmi sono accomunati tutti da uno stesso titolo. I quindici salmi che vi invito a pregare (uno al giorno) rappresentano un caso unico in tutto il Salterio, poiché recano tutti la stessa intestazione, che li raggruppa in una sezione unitaria, collocandoli uno dopo l’altro. Nessun altro salmo, al di fuori di essi, ha lo stesso titolo. Vengono chiamati – secondo la traduzione della CEI – «canti delle ascensioni». Altre traduzioni possibili: canti delle salite, o del pellegrinaggio; oppure, basandosi sulla traduzione latina della Vulgata, «salmi graduali».

PERCHE’ SALMI DELLE ASCENSIONI ? C’è una certa discussione tra gli studiosi nell’interpretare il significato esatto di questa intestazione: secondo alcuni è riconoscibile in questi salmi un movimento di tipo ascendente per il quale alcuni termini di un versetto vengono ripresi in quelli successivi in un crescendo di significato. Quindi salmi delle salite o delle ascensioni perché il testo stesso è caratterizzato da questo movimento progressivo. Per altri questa dinamica ascensionale contrassegna l’intera sezione, nel senso che ogni salmo risulta legato al precedente e al successivo secondo uno sviluppo tematico progressivo; l’ascensione in questo caso è riscontrabile nella successione dei salmi nel loro insieme. Altri esegeti riconducono il numero di questi salmi, quindici in totale, a un uso particolare della liturgia del tempio di Gerusalemme, che era caratterizzato architettonicamente da grandi scalinate di accesso; secondo qualche testimonianza alcune di esse sarebbero state composte da 15 gradoni per cui si ipotizza che ciascun salmo venisse pregato dai Leviti ad ogni gradino che i pellegrini percorrevano nella loro salita verso il tempio. Nei commentari al Salterio si possono trovare molte altre spiegazioni, possiamo limitarci ad accogliere l’interpretazione più semplice e tradizionale, e tutto sommato più ragionevole e convincente, che ci fa riconoscere in questi salmi dei canti che accompagnavano i pellegrini nella loro ascensione al tempio in occasione delle grandi feste di pellegrinaggio, la Pasqua, la Pentecoste e la Festa delle Capanne. Sono canti di pellegrinaggio e quindi canti ascensionali, perché a Gerusalemme si sale sempre, sia dal punto di vista geografico, sia dal punto di vista spirituale: si sale verso gli 800 metri sul livello del mare, ma si sale anche spiritualmente verso il tempio, verso il luogo dell’incontro con Dio.

I SALMI DEL PELLEGRINO CHE CERCA DIO. Indubbiamente questa ascesa geografica e spirituale ha impresso a questi testi poetici anche una dinamica ascensionale che si riflette sulla loro stessa struttura letteraria e tematica. Essi ci faranno così rivivere un cammino di ricerca di Dio, mostrandoci anche quali siano le sue condizioni, i passi da compiere, gli atteggiamenti interiori da vivere, il bagaglio da prendere con sé. Per comprendere e pregare con verità questi testi abbiamo perciò bisogno di ricordare come la nostra stessa vita sia un pellegrinaggio, un itinerario di ricerca perché, come afferma nel Nuovo Testamento la lettera agli Ebrei, non abbiamo qui una città stabile, ma cerchiamo quella futura (Eb 13,13).

  • PER PREPARARSI CULTURALMENTE SULLA ATTUALITA’ DELLA VITA DELLO STATO DI ISRAELE E DELLA PALESTINA CONSIGLIEREI DI LEGGERE QUESTO BEL ROMANZO STORICO:

Si tratta di un interessante romanzo storico che in maniera equilibrata presenta tutto il dramma della nascita dello stato di Israele e l’inizio del conflitto col mondo arabo palestinese.

LAPIERRE e L. COLLINS “Gerusalemme, Gerusalemme!”, Oscar Mondadori 1972/2007 (a seconda delle diverse ristampe)

 

Per info scarica qui il programma completo:

proposta Giovani

proposta Adulti

 

IL PAPA A MILANO

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25 MARZO 2017

Papa Francesco a Milano

“In questa città ho un popolo numeroso”

 

Il prossimo 25 marzo riceveremo il dono straordinario della visita alla nostra Diocesi di Papa Francesco.

Già da questa gloriosa Festa di Natale vogliamo impegnarci nella preghiera quotidiana perché la Sua presenza fortifichi la nostra appartenenza ecclesiale e l’impegno ad edificare vita buona nelle terre ambrosiane.

Tutti siamo invitati ad incontrare papa Francesco, partecipando alla Messa da lui presieduta alle ore 15 del 25 marzo nel parco di Monza.

Le iscrizioni, completamente libere e gratuite, saranno raccolte in parrocchia secondo le modalità che vi comunicheremo presto

CLICCA QUI PER LEGGERE LA LETTERA DEL CONSIGLIO EPISCOPALE LOMBARDO 

 

Per ulteriori info visita il sito www.papamilano2017.it

ALL’AMORE NON SI RESISTE

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All’amore non si resiste
perché le mani vogliono possedere la bellezza
e non lasciare tramortite anni di silenzio.
Perché l’amore è vivere duemila sogni
fino al bacio sublime.

                                       (Alda Merini)

 

 NATALE 2016

 

Dio non si vergogna della bassezza dell’uomo, vi entra dentro. Dio è vicino alla bassezza, ama ciò che è perduto, ciò che non è considerato, l’insignificante, ciò che è emarginato, debole e affranto; dove gli uomini dicono “perduto”, lì egli dice “salvato”; dove gli uomini dicono “no”, lì egli dice “sì”. Dove gli uomini distolgono con indifferenza o altezzosamente il loro sguardo, lì egli posa il suo sguardo pieno di amore ardente incomparabile. Dove gli uomini dicono “spregevole”, lì Dio esclama “beato” 

(D. Bonhoeffer)