La sua produzione artistica nella Chiesa dei SS. Cosma e Damiano in Concorezzo
Si tratta di una occasione preziosa per metterci in ascolto di questo importante e rinomato artista del sacro che presenterà la sua produzione presente all’interno della nostra Chiesa: l’altare, il presbiterio e la parete mosaico del Battistero col Battesimo di Cristo.
Alla proiezione del FILM seguirà anche una testimonianza
sul tema dell’accoglienza di alcuni operatori del COE (Centro di Orientamento Educativo)
Il film di Gianfranco Rosi Fuocoammare è stato premiato con l’Orso d’oro al festival internazionale del cinema di Berlino. È un orso d’oro meritato a un film decisamente contemporaneo, che si spera faccia riflettere gli spettatori incitandoli a una maggiore sensibilità nei confronti di un problema che ci riguarda tutti da molto, molto vicino.
La protagonista del film di G. Rosi Fuocoammare è Lampedusa, un’isola nel cui mare sono morte migliaia di persone che arrivavano da più paesi, guidate dal sogno di una vita migliore. O meglio, sono due diverse Lampedusa che s’incontrano soltanto attraverso la figura di un medico locale che ci dice cosa significa accogliere e curare i migranti, o constatarne la morte: cinque minuti per una testimonianza accorata che andrebbero mostrati in tutte le scuole.
C’è la Lampedusa di una quotidianità scandita dal lavoro della pesca, dalla vita di famiglia, da una trasmissione radiofonica divertente ed evasiva quanto mille altre e dalle esperienze di un bambino, secondo i modi di crescere di una volta, nel confronto con la natura e l’ambiente e nella verifica delle proprie capacità. È una storia di apprendistato ricostruita con amore, una storia che però esclude cellulari e computer, e ci lascia il dubbio sulla credibilità di quest’assenza.
C’è la Lampedusa dei migranti, delle navi che individuano e assistono gli scafi in cui sono stati ammassati, dei militari e marinai per lo più senza volto (coperti da igieniche maschere).
Ci sono anche i morti, non potevano non esserci, in sacchi chiusi mostrati nella loro tremenda normalità, e c’è il racconto tragico ed epico che fanno i migranti del loro viaggio. Ci sono i loro, di volti, i cui occhi hanno visto più volte la morte pronta a ghermirli.
Le immagini sono sempre terse e bellissime, il montaggio sapiente, il coinvolgimento dello spettatore ogni volta, nei due film a cui assistiamo, suggerito senza violenza, con pudore e rispetto. Ma si resta tuttavia con l’impressione di due diversi film che non trovano un accordo, neanche formale, poiché nell’uno prevale il documento (i migranti) e nell’altro il film, la ricostruzione, secondo un modello che possiamo ben giudicare neorealista.
Il battistero della nostra Chiesa, luogo della rinascita alla vita nuova in Cristo, si è acceso di luce e di colori, quasi riverbero di una bellezza che viene dall’alto.
Gli artisti dell’atelier Aletti di Roma, guidati dalla mano sapiente di Padre Marco Rupnik nella settimana dal 14 al 18 Marzo hanno posizionato nell’abisde dietro la vasca battesimale il nuovo mosaico che raffigura il Battesimo di Cristo. Si tratta di un’opera di eccezionale bellezza che dà luce e lustro a quel luogo caro a tutta la nostra gente, perché in esso sono “raccontati” gli inizi della nostra vicenda cristiana.
I 14 Artisti dell’atelier ci hanno testimoniato di come la bellezza di un’opera d’arte si radica nel cuore e nella mente di chi vive una esperienza forte di fede e di fraternità. Ogni mattina all’inizio della loro lunga giornata lavorativa hanno condiviso con noi, da laici, consacrate e sacerdoti, la celebrazione della messa, ci hanno testimoniato di una armonia che permette a quattordici persone di lavorare insieme sullo stesso ponteggio ciascuno impegnato per la sua parte.
Lasciano a noi e ai figli dei nostri figli, quella festa di luce e colori che riempie gli occhi; la figura di Cristo solenne e ieratica che ci attrae sé quasi a ricordarci che qui inizia la vita, e l’abbagliante risplendere dell’oro che ci immerge e ci rende partecipi di Dio.
Canti polifonici e letture che introducono al Volto Misericordioso del Padre e alla celebrazione della Settimana Autentica
Concerto del Coro Milano
18 Marzo 2016 ore 21
Concorezzo
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Direttore: Giancarlo Baia
Organista: Claudio Cardani
Soliste: Sofia Borlenghi, Daniela Lombardi
Testi: Luigi Filippo Colombo
Lettrice: Lorena Nardelli
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