CHE IL DISINCANTO NON PRENDA IL SOPRAVVENTO

NATALE

Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?

                (Salvatore Quasimodo)

 

Lo sguardo disincantato del poeta coglie unicamente la distanza tra tutto ciò che del Natale sembra essere solo retorica e la cruda realtà. Venti secoli con Cristo e ancora l’uomo si scaglia sul fratello: è lo scandalo della domanda dolorosa su come sia possibile che la pace proclamata da Cristo non trovi riverbero nei cuori degli uomini e sembra smentita dalla violenza dei rapporti e dal grido disperato di uomini e donne sottoposti all’angoscia della guerra. Il presepe sembra essere solo finzione. Eppure, nella fede ci è dato credere che il pianto di Gesù Bambino e il suo morire sulla croce tra i ladroni è promessa di speranza e di vita. Nel dono di sé del Dio Bambino, intravvediamo l’alba di una umanità nuova e più fraterna; … nell’umiltà di questo nascere intuiamo che non esiste angolo della nostra umanità che non sia visitato e redento; … nel canto gioioso degli angeli sentiamo riecheggiare tutto il desiderio di pace a cui il cuore dell’uomo aspira che è posto nuovamente nelle nostre mani, quasi come un impegno dal quale non fuggire; … nel cammino faticoso e incerto dei magi ritroviamo i nostri passi insicuri verso la verità; … nel brillio della stella cometa riconosciamo il nostro desiderio di luce vera nel buio del presente. Oggi più che mai sentiamo che il presepe e ciò che in esso è rappresentato … è grido silenzioso, … è concretezza speranzosa, … è gioia sommessa.

Lasciamoci incantare dal Natale …

Che il disincanto non prenda il sopravvento!

                                                                  BUON NATALE

                                                                  don Angelo