Dalla I domenica di Avvento entra in vigore la seconda edizione del Messale Ambrosiano
Viene qui proposto un estratto del decreto di promulgazione dell’arcivescovo S. Ecc. mons. Mario Delpini indirizzato a tutti i fratelli e le sorelle di rito ambrosiano.
Trascorsi quasi cinquant’anni dalla promulgazione del Messale Ambrosiano, riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II, si rende necessario un aggiornamento del testo che prende la forma di una II edizione del Messale Ambrosiano.
- L’umiltà di uno strumento
Il Messale Ambrosiano ha una tradizione gloriosa e il suo aspetto monumentale, l’impegno che ha richiesto da parte della Congregazione del Rito Ambrosiano, le risorse richieste all’Arcidiocesi di Milano e alle comunità intendono onorare la tradizione e continuare la storia di santità che dà alla nostra Chiesa il suo volto caratteristico. Lo offro però con l’umiltà di uno strumento: deve infatti servire.
Il Messale deve servire per la celebrazione liturgica: lo Spirito Santo dona a tutte le comunità e a ciascuna persona di entrare nel mistero della Pasqua di Gesù per accogliere la grazia della divinizzazione, cioè della partecipazione alla vita del Figlio unigenito di Dio, il Signore Nostro Gesù Cristo.
Perché il Messale possa servire allo scopo per cui è stato offerto alla comunità deve essere accolto con la persuasione che noi non siamo capaci di pregare, ma siamo introdotti nella familiarità con Dio per il dono dello Spirito di Gesù.
Invito tutti, soprattutto coloro che devono abitualmente utilizzare il Messale, a disporsi in umile docilità, perché lo Spirito aiuti la preghiera personale e di tutta la comunità. Noi infatti non siamo capaci di pregare, anche se preghiamo e celebriamo tutti i giorni da molti anni: e abbiamo un grande bisogno di pregare, di celebrare, di essere accolti e avvolti dalla gloria di Dio.
Il mondo è troppo triste e disperato e coloro che partecipano alla celebrazione dei santi misteri hanno la responsabilità di offrire e testimoniare la gioia e la speranza.
- La II edizione del Messale Ambrosiano
Le indicazioni di papa Benedetto XVI e di papa Francesco, la traduzione in lingua italiana della Bibbia che la Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato nel 2008, la nuova edizione del Messale Romano pubblicata nel 2020, sono stati i punti di riferimento per la nuova edizione del Messale Ambrosiano, che ora pubblichiamo.
Queste le principali novità che caratterizzano la II edizione del Messale Ambrosiano:
- Recependo la nuova scansione dell’Anno Liturgico, il Tempo Ordinario, che comprendeva 32 domeniche, è stato completamente riorganizzato nei due Tempi dopo l’Epifania (dall’Epifania alla Quaresima) e dopo Pentecoste (dalla Pentecoste all’Avvento).
- Recependo la nuova organizzazione del Calendario, la II edizione del Messale Ambrosiano rinnova e aggiorna il proprio dei santi.
- Recependo i cambiamenti intervenuti nel Rito della Messa a partire dall’Avvento 2020, aggiorna l’Ordinario della Messa, con la nuova versione delle Preghiere Eucaristiche.
- Non pochi testi eucologici e alcuni canti sono stati rivisti nella loro forma espressiva e nella loro qualità teologica. Una particolare attenzione è stata posta alla revisione delle Messe dei defunti, specialmente quelle usate in occasione dei funerali.
- Non mancano infine alcuni testi di nuova composizione che incrementano e rinnovano la preghiera liturgica ambrosiana.
- L’uso del Messale
Perché lo strumento che pubblichiamo serva allo scopo, chiedo a tutti di curare le condizioni delle celebrazioni. La celebrazione è grazia e responsabilità di tutti i fedeli. Pertanto tutti sono chiamati a collaborare perché l’ambiente della celebrazione sia adatto, perché i segni liturgici siano visibili e apprezzabili, il silenzio e il canto, le parole e gli sguardi siano propizi alla preghiera, le parole risuonino con chiarezza e semplicità, tutti possano entrare nella chiesa, tutti possano ascoltare, anche le persone con disabilità.
La celebrazione chiede di essere desiderata, preparata, vissuta con intensità, perché porti nei fedeli i frutti che il Signore ha promesso a coloro che dimorano in lui, in particolare la gioia e la grazia di essere un cuore solo e un’anima sola nella comunione dei santi.
Con il presente atto, in forza della competenza propria dell’Arcivescovo di Milano come Capo del Rito Ambrosiano, promulgo il testo della II edizione del Messale Ambrosiano (in latino e in italiano) e stabilisco che entri in vigore la prima domenica di Avvento 2024 (17 novembre).
Maggiori informazioni nella sezione dedicata del sito della Diocesi