MIO OSPITE
Carissimi, colgo dai “Canti Ultimi” del grande poeta David Maria Turoldo questa splendida poesia per l’augurio di quest’anno. Essa ci parla della presenza di un Dio che ha inevitabilmente a che fare con noi malgrado le distanze che creiamo e il suo essere sconosciuto e muto, quasi il racconto di una umanità che nella sua affannosa ricerca crea distanza da una presenza che basterebbe riconoscere. Una umanità che guarda come irraggiungibile la santità che invece “è qui … di casa”.